08/12/2020  |  
 
Equipe comunicazioni sociali parrocchiale  |  
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Arte
Il grande altare barocco del XVIII secolo
Di scuola napoletana del XVIII Secolo, la bella scultura lignea, opera di altissima qualità databile al 1724, esprime in modo sensibile la visione riportata da Giovanni e all'origine della diffusa iconografia dell'Immacolata: "Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle".
Rivestita completamente d'oro la statua lascia ammirare gli incarnati del volto giovanile, delle mani unite in preghiera, dei piedi sulla luna nascente e mentre schiacciano il drago con le fauci spalancate, simbolo del male. Di raffinata esecuzione la fluente e morbida capigliatura scura che scende a ventaglio, quasi come manto, a coprire interamente le spalle.
La statua è collocata nella nicchia centrale e con calotta a conchiglia, dello straordinario altare barocco fatto eseguire nel secondo decennio del Settecento dalla famiglia de Viti-Anguissola, titolare della cappella, il cui stemma, intagliato e dipinto, ricorre sui plinti ai lati della mensa.