30/06/2014 |
Alessandra Tesoro |
Diario di Viaggio
"Arriverà la fine, ma non sarà la fine".
Questo è stato il motto dell'ultima giornata di oratorio estivo della parrocchia Santa Maria di Sovereto. Venerdì 27 giugno con la visione del cartone a tema Africa, "Il re leone" si è concluso l'oratorio.
Una settimana ricca di risate, divertimento, impegno, sorrisi, colori, riflessioni, allegria, musica, canti e balli. Nonostante la stanchezza finale si sia fatta sentire nel corpo, nell'anima c'era ancora voglia di donarsi, sui volti c'erano ancora sorrisi. Quei sorrisi che attraverso la gioia donataci dai bambini non sono mai andata via. D'altronde il nome dell'oratorio è appunto Zawadi - dono.
Cosi sabato 28 giugno si è tenuta la festa conclusiva. Bambini, genitori e noi animatori abbiamo partecipato alla celebrazione eucaristica di ringraziamento al Signore per l’oratorio più bello che è stato vissuto finora nella nostra comunità.
Poi c'e stata la gara di torte a tema "Africa e i suoi mille colori". Le torte sono state realizzate dai genitori dei bambini, con tanta raffinatezza e accuratezza nei dettagli. La piú bella e piú significativa è stata selezionata per il podio. Raffigurava un bambino africano. Ma naturalmente le altre non sono state da meno. Le mamme si sono sbizzarrite a piú non posso esprimendo il loro estro creativo. Uno spettacolo per gli occhi e per il palato.
Il don le ha premiate con una coroncina di manifattura africana. Un dono davvero gradito. Dopo la premiazione e la degustazione delle prelibatezze dolciarie c'è stata una festicciola con i bambini a ritmo del tormentone dell'oratorio 2014 "Cow - boy viado".
Tutti i bambini appena hanno sentito le prime note sono scattati sull'attenti con le manine al cielo. Uno spettacolo per il cuore degli animatori. C'è stata la visione del filmino, un collage delle foto più belle e significative di questa splendida settimana. I bambini ridevano nel vedersi nelle foto, gli animatori con gli occhi lucidi sorridevano. Quegli occhi lucidi sono stati il risultato di un lavoro ben riuscito, di sacrifici ripagati, di tempo ben speso e di giornate piene. Quegli abbracci, i nomi degli animatori gridati dai bambini, le impronte delle lori mani sulle maglie sono il segno tangibile che tutto è andato come si sperava, e che non poteva andare meglio. Qualcuno cantava "... Il meglio deve ancora venire". Noi ci auguriamo questo.
Ci attendono sempre nuove avventure, sempre nuovi ostacoli da superare, ma come ci ha insegnato questo cammino, uniti siamo capaci di tutto, uniti ce la facciamo e sempre ce la faremo.